Bella-Kotchap: “Non ci arrendiamo!”
Non ci arrendiamo! Ci vediamo l’anno prossimo. Il commento su Instagram del difensore gialloblù Armel Bella-Kotchap dopo il ko del Meazza contro il Milan.
Presidente Lega Serie A, Simonelli: “Il pallone arancione scelta non felice. Si tornerà al bianco o al giallo”
“Abbiamo ricevuto tante giuste proteste su questo, ci sono persone che non riescono a vederlo per il daltonismo. Abbiamo chiesto al nostro fornitore di anticipare la fornitura di nuovi palloni. Per ogni partita servono 25 palloni, sono 500 palloni a settimana più quelli che diamo alle squadre per gli allenamenti. Hanno messo in produzione tutti i nuovi palloni con un colore che si possa vedere, ma ci vorrà qualche tempo prima che si possa sostituire questo arancione: una scelta non felice. Si tornerà al giallo o al bianco" ha dichiarato a Radio Sport Anch’io su Radio Rai 1 il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli.
La moviola de La Gazzetta dello Sport. Milan-Hellas Verona 3-0. Arbitro Fabbri 6.5
Al 16' intervento sano di Niasse su Loftus-Cheek ma manca il giallo per l'entrata immediatamente successiva di Nelsson sul milanista. Al 32', niente da sanzionare nel contatto Tomori-Bradaric, al 42' giallo corretto ad Al Musrati su Pulisic. Al 2’ della ripresa, trattenuta a due braccia di Nelsson su Nkunku: totale disinteresse per il pallone, rigore ok. Al 41', rete annullata a Orban: c'è fallo su Maignan, oltre al fuorigioco segnalato dall'assistente.
Arbitro Fabbri: voto 6.5: conduzione attenta, qualche sbavatura ma niente di serio: rigore su Nkunku visto in diretta, come il contatto Orban-Maignan che azzera I’1-3.
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Perseveranza vol.3. Il comunicato della Curva Sud
Arrivati all’ultima giornata di campionato, ci sembra doveroso condividere alcune considerazioni relative ad una delle stagioni più incredibili della storia del Verona.
È innegabile che questa salvezza abbia un sapore particolare: oltre ad essere stata caratterizzata da tutte le componenti che hanno contribuito a raggiungerla, è stata infatti ottenuta in un clima di difficoltà e di totale incertezza. Ci riferiamo, ancora una volta, al “sistema Setti” che è riuscito a condizionare tutto l’ambiente e che, complici le oggettivamente gravi vicende societarie, diffuso sentimento di imprevedibilità .
In diverse circostanze, negli anni e tramite i nostri comunicati, abbiamo utilizzato il termine “perseveranza” per denunciare atteggiamenti assolutamente non condivisibili e attinente ai più svariati ambiti.
Mentre Setti persevera nel mantenere la sua linea, non possiamo esimerci dalla apprezzare la perseveranza di una squadra che in assoluta controtendenza rispetto alla società, ha compreso e concretizzato ciò che tifoso del Verona più interessa, cattiveria e orgoglio nell’indossare i nostri colori. È inoltre evidente che un ruolo fondamentale sia stato quello di mister Marco Baroni che, con professionalità e basso profilo, ha visto nell’intesa fra squadre tifoseria un valore aggiunto.
Davanti a questa situazione un ruolo chiave è stato quello della tifoseria che, contrariamente a quanto magari successo in altri campionati, ha capito fin da subito la delicatezza del momento e ha scelto l’atteggiamento da sempre proposto dai ragazzi della Curva: sostenere e seguire il Verona in maniera costante, adeguata e “senza se e senza ma”. La perseveranza nel “fare quadrato” ha confermato un punto fondamentale nella nostra linea: fidarsi dei Butei e scegliere lo spirito Hellas Army, evitando giudizi affrettati e sterili polemiche interne, è sempre la scelta giusta, nel bene e nel male.
Concludiamo con un pensiero sul futuro, dettato dalla consapevolezza che sia in arrivo un’altra estate complicata, con scelte societarie e aziendali dove gli interessi di Setti saranno centrali e dove, giustamente, non mancherà la diffidenza verso un presidente che non offre garanzia e che antepone il proprio benessere economico a quello del Verona per garantirsi acrobazie finanziarie e lauti compensi. Verona non è mai stata schiava né di un presidente né tantomeno di risultati sportivi lusinghieri: la linea dunque è ormai tracciata e non si torna più indietro! Invitiamo tutti i veronesi a mantenere, con responsabilità, la “barra dritta” perché una tifoseria unita, che mette davanti a tutti l’idea e i colori, può incidere e fare la differenza in ogni campo.
AVANTI RAGAZZI DELL’HELLAS, AVANTI HELLAS ARMY!
Riportiamo per dovere di cronaca il comunicato della Curva Sud esposto all’esterno dello stadio Bentegodi prima di Hellas Verona-Inter.
Hellas Verona, ultimo atto in gialloblù per Baroni
Dalle parole del presidente e dell’allenatore pare prossima oramai la separazione. Quella contro l’Inter, salvo colpi di scena, dovrebbe essere l’ultima partita da allenatore dell’Hellas Verona per Marco Baroni. Sull’ex tecnico del Lecce si registrano gli interessamenti di Cagliari, Monza e Udinese.
Hellas Verona-Inter, la probabile formazione dei gialloblù
(4-2-3-1) Perilli, Centonze, Dawidowicz, Coppola, Cabal; Serdar, Dani Silva; Suslov, Mitrovic, Lazovic; Noslin.
Under 14, Hellas Verona in finale!
La formazione Under 14 allenata dal tecnico Jacopo De Paolini è in finale, per la prima volta nella storia del Club, nella Fase Finale Nazionale Under 14 Pro. Uno straordinario Hellas Verona ha battuto la Lazio con il punteggio di 2-0 e le reti sono state realizzate dal centrocampista Nicola Cappellato e dall'attaccante Fortune Egharevba. Grazie a questo incredibile risultato contro una formazione che ha ottenuto ottimi risultati sia nel proprio campionato che nella fase interregionale, i gialloblù si giocano ora la possibilità di diventare squadra Campione d'Italia della categoria.
I ragazzi di mister De Paolini sfidano in finale l'Inter, che nell'altra semifinale ha battuto 3-0 il Genoa, e il match si gioca domani, domenica 26 maggio con inizio alle ore 14.30, allo stadio 'Nicola Perrone' di Formia (LT). Questa la soddisfazione del Responsabile dell'Attività di Base Daniele Cristofoli nelle sue dichiarazioni post partita: "La gara dei ragazzi di oggi è stata molto positiva, sono riusciti a mettere in campo un'altra ottima prestazione contro una squadra molto forte come la Lazio, riuscendo a imporre il proprio gioco. Questo risultato va a coronamento di tutta una stagione, nella quale i ragazzi sono stati bravi, tenaci e determinati, crescendo sempre passo dopo passo fino ad arrivare a conquistarsi con pieno merito la finale di domani. La finale sarà un appuntamento importantissimo, un'occasione unica e a livello emotivo sarà un momento decisivo nel loro percorso. Sarà importante che tutti loro riescano ad apprezzare questo tipo di evento, che sicuramente non capita tutti i giorni. È un risultato che i ragazzi e lo staff si sono guadagnati con il duro lavoro nel corso di tutta la stagione. Non posso non chiudere sottolineando che questo è frutto di un lavoro che quotidianamente riusciamo a mettere in pratica grazie in primis al Presidente Maurizio Setti e poi al nostro Responsabile del Settore Giovanile Massimo Margiotta, che ci permette di lavorare giorno dopo giorno al meglio con i nostri gruppi squadra e di riuscire a curare tutti i dettagli, creando l'ambiente migliore per puntare alla crescita dei nostri ragazzi". Fonte: hellasverona.it
Tanti auguri
Buon compleanno a… Cyril Ngonge. L’ex attaccante dell’Hellas Verona compie 24 anni. Festeggia anche l’ex gialloblù Boris Radunovic.
Buon compleanno Vice Sindaco
Tanti auguri a… Luca Toni. L’ex attaccante dell’Hellas Verona compie 47 anni.
Hellas Verona-Inter a quota 22.000
Per l’ultima partita della stagione, la prevendita ha toccato quota 22.000. Esauriti Curva Sud e Parterre. Venduti 1531 biglietti del Settore Ospiti.
Hellas Verona-Inter, i gialloblù convocati di Baroni
Mister Marco Baroni ha convocato 25 calciatori per Hellas Verona-Inter, match valido per la 38ª giornata di Serie A TIM 2023/24, in programma domani, domenica 26 maggio alle ore 20.45, allo stadio 'Bentegodi'
#VERONAINTER - I CONVOCATI
6 Belahyane
7 Tavsan
8 Lazovic
10 Mitrovic
16 Chiesa
17 Noslin
18 Centonze
19 Vinagre
21 Dani Silva
22 Berardi
23 Magnani
25 Serdar
27 Dawidowicz
28 Patanè
31 Suslov
32 Cabal
34 Perilli
37 Charlys
38 Tchatchoua
42 Coppola
72 Ajayi
80 Cisse
82 Corradi
94 Toniolo
99 Bonazzoli. Fonte: hellasverona.it
Baroni: “Abbiamo sudato questi 37 bellissimi punti, impiegando 33 giocatori di 16 nazionalità diverse”
Mister, giocando a mente sgombra per la salvezza acquisita, c'è la voglia di 'vendicare' quanto successo all'andata? "Noi vogliamo fare una bella partita, perché l'avversario è di una caratura elevatissima, è una tra le migliori quattro, cinque squadre d'Europa. Vogliamo ben figurare davanti a un avversario così e davanti al nostro pubblico. Sappiamo le difficoltà della gara, ma come dimostrato in questo campionato, le difficoltà non ci hanno mai spaventato, anzi, ci hanno sempre dato grandi stimoli. Anche se la squadra mentalmente ha speso tantissimo e la settimana non è stata semplice da gestire, ho cercato di rimettere tutti in carreggiata. Sono comunque convinto che i ragazzi che andranno in campo domani daranno tutto".
Come te lo immagini il tuo Verona la prossima stagione? "È presto per fare queste valutazioni. Io ora sono ancora concentrato nel giocare bene questa partita, perché c'è un avversario che può farti fare brutta figura e io questo non voglio che succeda. Giochiamo davanti al nostro pubblico e anche se ci sarà un bel clima di festa, non voglio che ciò distolga l'attenzione perché come dico sempre ai miei giocatori, ogni gara per noi è un momento di 'festa', si lavora, si fatica, si spendono energie fisiche e mentali per affrontare ogni partita. Quella è la vera 'festa' e quello che cerco di trasferire alla squadra è il senso di felicità e di gioia uniti a quelli che sono i nostri principi base, ovvero andare forte, aggressività, compattezza e determinazione".
Lei ha ancora un contratto in essere, cosa chiede alla società per proseguire insieme questo percorso? "Non è un fatto di richieste, si tratta solo di valutazioni che faremo nei tempi opportuni. Io voglio solo pensare alla partita di domani. Abbiamo ancora un allenamento di preparazione a questa partita e poi ci sarà modo e tempo di capire quali saranno i piani della società e se all'interno di questi piani ci sarà anche la considerazione dell'allenatore".
Tornando alla partita, ci sarà un turnover o sarà un Verona schierabile al 100%? "Questa è stata una settimana piuttosto complicata perché ci sono state delle defezioni oltre alle squalifica, ma chi andrà in campo lo farà perché se lo è meritato per quanto fatto durante tutta la stagione. Ci tengo anche a sottolineare che nel corso del campionato, abbiamo fatto giocare 33 giocatori di 16 diverse nazionalità, ma ognuno di questi ragazzi sono stati al centro del progetto fin da subito, li abbiamo fatti sentire tutti dentro il progetto. Quindi chi andrà in campo domani lo farà perché ha ricevuto la credibilità del gruppo, se l'è conquistata e meritata. In una squadra non servono solo undici giocatori, non sono sufficienti, anche per allenarsi bene devono andare tutti al massimo. Chi giocherà è perché lo ha meritato".
Mister, per questa salvezza ha promesso qualcosa ai ragazzi? "Siamo stati insieme in settimana, abbiamo fatto un pranzo con l'aiuto di un amico del Verona, Juanito. Quando si porta avanti una stagione così lunga e così complicata, è chiaro che c'è una sorta di distensione alla fine. Io ho fatto di tutto, e spero di averlo fatto bene, perché la squadra chiuda con una partita degna dell'avversario che andiamo a incontrare".
Dopo il fischio finale di Salerno, qual è il messaggio più bello che ha ricevuto e se c'è qualcosa, invece, che nel corso dell'anno le ha dato particolarmente fastidio? "La mia visione è sempre all'interno della squadra, non mi faccio toccare da ciò che non posso gestire e da ciò che non posso condizionare con quello che io faccio. Dopo la partita ho fatto dei ringraziamenti e ancora adesso continuo a pensare che abbiamo fatto un grandissimo lavoro, i calciatori sono sempre i principali protagonisti, quindi mi sembrava doveroso il ringraziamento principale a loro".
Come commenta la convocazione di Folorunsho? "Michael è un ragazzo che ha dato tanto, si è speso e che è stato aiutato dai compagni. è cresciuto molto e deve lavorare ancora molto. Questo è sicuramente un premio non solo per lui, ma anche per tutta la squadra che lo ha aiutato".
C'è un giocatore o più di uno, che da subito lo ha particolarmente sorpreso? "Tutti sono cresciuti, soprattutto nella fiducia che abbiamo riposto in loro, nella convinzione che gli abbiamo dato e nella capacità di non mollare mai e di continuare a credere. Una parola la spendo per Noslin, per come ha impattato in maniera devastante già dal primo allenamento. È un giocatore che non ha retaggi, può giocare ovunque e ci ha colpito subito la sua adattabilità in campo, è un ragazzo che può e deve crescere ancora tanto. Un'altra bella sfida è stata quella di Serdar, che ha avuto delle difficoltà all'inizio ma poi è cresciuto in maniera esponenziale e adesso è un giocatore importante".
Gasperini ha fatto i complimenti al Verona e quindi anche a lei. Cosa si sente di dire all'allenatore dell'Atalanta? "Quello che ha fatto l'Atalanta è qualcosa di straordinario, che però non mi ha stupito. A Bergamo Gasperini mi ha detto che gli avevo fatto troppi complimenti, ma li ho fatti perché lo penso veramente. Lui è un allenatore che ha spessore, ha idee, ogni anno loro crescono e migliorano. Quando ho detto che lo consideravo uno dei più bravi in Europa, alla fine non sbagliavo. C'è tanto lavoro nella sua Atalanta. Mi fanno molto piacere le parole che ha detto su di noi perché le condivido, spesso ci dimentichiamo che il nostro lavoro è condizionato da un pallone e per questo alla squadra ho sempre parlato che ogni pallone giocato può fare la differenza. Noi su ogni pallone ce la siamo giocata".
Nella sua carriera da giocatore prima e allenatore poi ha avuto tante soddisfazioni. Questa stagione, in quale posizione la mette? "Quella di quest'anno è stata un'esperienza bellissima e sono contento di averla vissuta. Io e il mio staff ci siamo fatti trovare pronti, perché un'annata del genere ti arricchisce in maniera impagabile. Le esperienze passate ci hanno aiutato tanto in questo senso, così come la nostra voglia e il nostro metterci in discussione. Io adesso sto già guardando avanti, perché questo è un lavoro che mi appassiona e non penso nemmeno per un secondo a fermarmi. I festeggiamenti durano poco, sono bellissimi, però poi devi già pensare a lavorare e a rimetterti in discussione".
Mister, i 37 punti conquistati fino a oggi non sono frutto della casualità, ma del lavoro e del sacrificio. è l'aspetto che la rende più orgoglioso? "Assolutamente si. La bellezza di questi punti conquistati è che ci sono anche da ricordare i rigori sbagliati, le partite dove ci è scappato il risultato alla fine come a Torino con la Juve, a Milano con l'Inter o l'ultima partita in casa contro il Torino. Abbiamo sempre avuto la capacità di non mollare, di crederci sempre, di rimanere in piedi e ripartire dalle partite che non sono andate bene. Sono 37 punti bellissimi e sudati. Naturalmente spero che ce ne saranno anche altri...". Fonte: hellasverona.it
Baroni: “È presto per parlare del mio futuro. Contro l’Inter vogliamo fare bella figura”
"Vogliamo fare una bella partita contro l’Inter, un avversario enorme. La considero una squadra tra le prime cinque d’Europa e noi vogliamo fare bella figura davanti ad un avversario così, anche se le difficoltà non ci hanno mai spaventato, anzi, ci hanno dato grandi stimoli. Non è stato facile rimettere in carreggiata la squadra dopo festeggiamenti, ma sono convinto che la squadra farà una bella prestazione".
Il mio futuro?
"È presto per fare valutazioni, sono concentrato per fare bene questa partita perché non voglio fare brutta figura. Giochiamo di fronte al nostro pubblico, è un periodo di festa, ma è un termine che non mi piace. La vera festa è quando andiamo in campo e dobbiamo concentrarci su quello. Faremo delle valutazioni in tempi opportuni e ci sarà modo di capire i piani della società".
Domani turnover?
"No, anzi. Settimana complicata perché ci sono state defezioni e chi andrà in campo è perché lo avrà meritato. Tra le tante difficoltà abbiamo fatto giocare 33 giocatori di 16 nazionalità diverse, undici giocatori non sono sufficienti in una squadra".
Come avete festeggiato?
"Noi siamo stati insieme in settimana e abbiamo fatto un pranzo con l’aiuto di Juanito, che è un amico. E quando porti avanti un’annata così difficile è normale che ci sia distensione. Cose che mi hanno dato fastidio durante l’anno? La mia visione è sempre all’interno della squadra, non mi faccio toccare da quello che non posso gestire". Fonte: TMW
Alla testata giornalistica Hellas Live di Alberto Fabbri anche oggi è stato vietato dalla società scaligera di partecipare alla conferenza stampa dell’allenatore gialloblù.