Hellas Verona, Natale in campo per i gialloblù
La squadra di Zanetti prosegue la preparazione questa mattina, a porte chiuse al centro sportivo lacustre, in vista della sfida in programma domenica alle ore 12:30 contro il Milan, allo stadio Meazza.
Buon Natale gialloblù
Hella Live augura un felice e sereno Natale a tutto il popolo scaligero.
Per sempre gialloblù!!!
Nei secoli, forza Hellas Verona.
Coppa d’Africa. Algeria-Sudan 3-0. Belghali in campo 90’
Esordio vincente per la nazionale algerina del Ct Petkovic contro il Sudan. Maglia da titolare e 90’ in campo per l’esterno dell’Hellas Verona, Rafik Belghali.
Tutte le news
Buon compleanno
Tanti auguri a… Alessandro Beccia. L'ex centrocampista dell'Hellas Verona compie 39 anni. Foto tuttocalciatori.net
Slovacchia-Svezia 2-2, Suslov in campo 90’, Duda 75’
Pareggio a Bratislava tra la nazionale slovacca e quella svedese, incontro valido per la Nations League. Maglia da titolare per i gialloblù Duda (autore dell’assist del momentaneo 1-2, ndr) e Suslov, entrambi ammoniti. Il centrocampista ha lasciato il posto a Bero al 75’, novanta minuti in campo invece per il trequartista scaligero.
Camerun-Kenya 4-1, Tchatchoua titolare
Successo per la nazionale camerunese contro i kenioti, incontro valido per le qualificazioni alla Coppa d’Africa 2025. Maglia da titolare e 90’ in campo per il difensore dell’Hellas Verona, Jackson Tchatchoua.
Lazovic, Harroui e Tengstedt all’Hellas Store
Tanti i tifosi gialloblù presenti questa sera al negozio ufficiale del club gialloblù con protagonisti i tre calciatori scaligeri. Foto Instagram Hellas Verona FC
Hellas Verona, più di 25.000 spettatori di media allo stadio Bentegodi. L’abbonato più anziano è nato nel 1931, il più giovane è del 2023
Si contano oltre 100.000 spettatori nelle prime quattro sfide giocate nella Serie A Enilive 2024/25 davanti al pubblico amico.
Tra i tifosi gialloblù, la fascia d'età più rappresentata è quella che va dai 41 anni in su (59,53 percento. Nello specifico, il 1974 è l'anno di nascita con il maggior numero di abbonamenti staccati), con i minorenni che sono il 16,37 percento e chi ha dai 18 ai 40 anni è il 24,10 percento.
L'abbonato più anziano è nato nel 1931, il più giovane nel 2023. L'età media è di 42 anni - si legge sul Corriere di Verona - Il 45,76 percento del totale è nato a Verona, il 43,62 percento in provincia di Verona, 1'8,88 percento fuori dalla provincia. Altro aspetto interessante: l'1,73 percento non è nato in Italia. Da evidenziare, comunque, che questa statistica non è basata sulla residenza, ma appunto, sul luogo di nascita.
L'83,21 percento degli abbonati è maschio, il 16,79 percento sono femmine.
Sono 16.152 gli abbonati della stagione 2024/25, terzo risultato di sempre per il club gialloblù.
Gli spettatori al Bentegodi nelle prime quattro giornate casalinghe:
H.Verona-Napoli 20.027
H.Verona-Juventus 29.575 (record stagionale)
H.Verona-Torino 24.801
H.Verona-Venezia 25.979.
Tengstedt: “I tifosi gialloblù sono eccezionali. In casa, li senti vicini dal primo all’ultimo minuto. Prima la salvezza, poi si parlerà del mio futuro”
“Nel ruolo di trequartista mi trovo bene. Mi coinvolge più nel gioco e inoltre io ho bisogno di avere vicino un attaccante di peso. Con Mosquera c'è una bella intesa, ci aiutiamo. Lui fa il lavoro sporco, si butta nei duelli e io posso essere più libero e incisivo fra le linee per servirlo.
I nostri tifosi sono eccezionali. Fin dal primo momento l'ho avvertito. Quando giochi in casa poi, li senti vicini dal primo all'ultimo minuto. La vittoria contro il Venezia è stata importantissima poiché è arrivata prima della sosta per le nazionali. Servivano i tre punti dopo tre sconfitte di fila. Bisogna anche dire che siamo stati anche un po' sfortunati finora, come nelle due espulsioni.
Mi piacciono le sfide e sono qui anche per diventare un attaccante migliore. Al Benfica stavo bene ma volevo misurarmi con un campionato ancora più duro. Quando sono stato contattato, il Verona mi ha fatto sentire che davvero mi voleva. C'è un diritto di riscatto ma non è tempo di pensare già al futuro. Prima bisogna fare più punti possibile e salvarci quanto prima” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport, l’attaccante danese dell’Hellas Verona, Casper Tengstedt.
Primavera, Pavanati: “Da veronese e tifoso dell’Hellas, è un sogno vestire la maglia gialloblù. Mi ispiro a Suslov”
Terzo appuntamento con 'Visti da vicino' il nuovo format dell’Hellas Verona, in cui i protagonisti sono i giovani gialloblù della formazione Primavera allenata da mister Paolo Sammarco.
Curiosità, aneddoti, vita personale e naturalmente tanto calcio sono i temi principali di queste interviste. Nell'episodio di questa settimana andremo a scoprire la vita, privata e sportiva, di uno dei veterani della Primavera gialloblù: Alessandro Pavanati.
Alessandro, sei cresciuto nelle giovanili del Verona, e adesso sei parte integrante della Primavera. Come ti senti a rappresentare la squadra nella categoria maggiore del Settore Giovanile?
"Per me è una grande emozione, perché dal primo anno che sono arrivato qui al Verona questo è stato sempre un mio obiettivo. Ora che sono arrivato in Primavera 1 naturalmente il traguardo personale che vorrei raggiungere è quello di riuscire a fare lo step successivo ed essere convocato in Prima squadra".
Da quanti anni sei al Verona?
"Questa che vado ad affrontare è la mia dodicesima stagione. Mi ricordo che feci un camp estivo organizzato dall'Hellas e da lì mi selezionarono per far parte della squadra dei 2005, perché ancora non esisteva la formazione dei 2006, ovvero quelli della mia età. Da gennaio iniziai a giocare con i più grandi e dall'anno successivo iniziò il mio percorso con la squadra dei 2006".
Che prime impressioni hai avuto di questa stagione?
"Mi sto trovando molto bene. Questo campionato è sicuramente più difficile dello scorso visto che ci saranno tre retrocessioni, e questo per noi è un motivo in più per non abbassare mai la guardia e lavorare sempre al massimo. Ora siamo solo all'inizio della stagione, ma dobbiamo continuare così, cercando di fare più punti possibili. Siamo un bel gruppo, con un grande staff che ci segue, possiamo fare bene".
Quali sono i tuoi punti di forza come giocatore e invece in quali aspetti devi migliorare?
"Penso di essere bravo palla al piede, quindi nella progressione con il pallone. Sicuramente devo migliorare nella concretezza, nella fase finale dell'azione, sulla conclusione e sull'ultimo passaggio".
Qual è il tuo ruolo preferito e su cosa ti chiede di lavorare principalmente mister Sammarco?
"In campo mi trovo molto bene come mezz'ala o trequartista, il ruolo che sto ricoprendo attualmente. Il mister mi chiede di essere più determinante, più decisivo, e su questo sto lavorando molto per migliorare".
Sei un veterano delle giovanili del Verona, c'è qualcuno che vorresti ringraziare che hai incontrato in tutti questi anni e che ti ha dato una mano?
"In primis devo ringraziare tutta la società e tutti quelli che lavorano al Verona. Mi sono sempre sentito bene qui, con tante persone che mi hanno aiutato nel mio percorso, dagli allenatori, ai dirigenti fino agli accompagnatori. Con alcuni di loro ho creato un bel legame e ci sentiamo spesso. Per fare qualche nome mi sento di dire Fabio Fattorelli, dirigente dell'Under 14 e Daniele Marchi, attualmente allenatore dell'Under 11, ma davvero devo ringraziare tutti gli staff con cui ho lavorato, perché se sono arrivato in Primavera, è solo grazie a loro".
C'è qualche giocatore dell'Hellas al quale ti ispiri?
"Direi sicuramente Suslov. Il suo controllo di palla, la sua progressione con il pallone tra i piedi e la sua capacità di dribbling sono caratteristiche che mi piacciono tantissimo e per questo lui rappresenta un modello per me. Ma anche la sua aggressività e forza che mette in campo quando gioca sono vere fonti d'ispirazione".
Sei mai stato convocato nella Nazionale italiana?
"Una volta per un torneo a gironi con l'Under 16. Non nego che mi piacerebbe molto ricevere una chiamata ora dall'Under 19, è uno dei miei obiettivi, ma so che devo lavorare ancora tanto per riuscirci".
Com'è avere la possibilità di allenarsi con la Prima squadra?
"Di sicuro è bello, ogni volta che ci dicono che dobbiamo allenarci con la Prima squadra siamo contenti. Poi naturalmente c'è un minimo di timore, un po' di soggezione, ma il difficile è proprio lì, perché bisogna restare tranquilli e giocare al meglio, come facciamo sempre. Perché se arrivi ad allenarti con loro vuol dire che lì in mezzo ci puoi stare e puoi dire la tua".
Tu sei di Verona e giochi nel Verona, che emozione è rappresentare la propria città nel campionato di Primavera 1?
"È bellissimo. È quello che ogni ragazzo sogna quando fin da bambino indossa questa maglia, quella della squadra della sua città, di cui io sono anche grande tifoso. Il mio obiettivo però è quello di arrivare al massimo livello, in Prima squadra, per poter rappresentare ancora di più l'Hellas".
Hai qualche ricordo in particolare di te al Bentegodi?
"Non mi ricordo la prima volta che sono stato allo stadio perché mio padre, grande tifoso dell'Hellas, mi ha portato sempre da quando ero molto piccolo. Se devo dire una partita in particolare dico quella della finale playoff contro il Cittadella, vinta 3-0. Ho provato grandi emozioni anche quando ho avuto la possibilità di accompagnare i calciatori in campo. Mi ricordo bene la volta che sono entrato al Bentegodi con Hallfredsson. Che incredibile emozione vedere tutti quei tifosi dal campo!".
Quanto è stata importante la famiglia nel tuo percorso di crescita anche come calciatore?
"Tantissimo. Mio padre è stato quello che più di tutti probabilmente mi ha trasmesso la passione per l'Hellas. Mia mamma, Nelly, e mio padre, Andrea, mi hanno sempre accompagnato ovunque, tutti i weekend per ogni partita e tutti i pomeriggi per gli allenamenti. Quando non riescono per motivi di lavoro c'è mio nonno, Amedeo, che mi accompagna. Mio fratello Matteo invece è quello che probabilmente mi ha insegnato a giocare a calcio da piccolo, lui è più grande di qualche anno e giocavamo sempre insieme. A tutti loro devo dire grazie per l'aiuto che mi hanno dato e che ancora oggi mi danno tutti i giorni".
C’è qualche compagno di squadra con cui hai legato di più, magari anche fuori dal campo?
"Con tutti i compagni che ho avuto mi sono sempre trovato bene, poi naturalmente c'è chi ho conosciuto per poco tempo e chi invece lo conosco ormai da anni. Con Dalla Riva, De Battisti, Agbonifo e Devoti, solo per fare alcuni nomi, è normale che ci sia più rapporto visto che giochiamo insieme da tanti anni. L'importante comunque è fare gruppo, ed essere tutti uniti, anche quando arrivano giocatori nuovi, soprattutto dall'estero che magari hanno qualche difficoltà a comunicare perché non parlano l'italiano o parlano poco anche l'inglese, cerchiamo sempre di coinvolgerli al meglio".
Con gli studi invece come sta andando?
"Quest'anno ho l'esame di maturità. Frequento l'indirizzo scolastico di finanza e marketing, da remoto, visto che con gli allenamenti e gli impegni delle partite non sarebbe possibile andare tutte le mattine. Ma così ogni giorno posso seguire le video lezioni, e quest'anno andrò a Roma per fare l'esame di Stato".
C'è qualche posto in particolare che ti piace di Verona?
"Sicuramente piazza Bra, ma mi piace tanto anche la vista dall'alto da Castel San Pietro, soprattutto di sera. È fantastica".
Quali altre passioni hai oltre il calcio?
"Mi piace tanto guardare serie tv e film. La mia serie preferita è Teen Wolf, l'ho rivista più volte".
Alcuni dei tuoi compagni ti hanno indicato come il più tecnico della squadra, sei d'accordo con loro o vuoi fare qualche altro nome?
"Ringrazio i miei compagni per i complimenti, ma direi che con la palla tra i piedi sono molto bravi anche Devoti e Monticelli".
Chi è il più bravo nei colpi di testa e chi invece il più veloce?
"Il più forte di testa, per me, è Vermesan, mentre i più veloci sono Philippe e Agbonifo".
Chi ha il tiro migliore?
"Direi che se la giocano Scharner, Jablonski e Luna. Tutti e tre hanno davvero un gran tiro".
Musicalmente chi è il compagno che mette la musica peggiore nello spogliatoio?
"Zouaghi sicuramente".
Preferisci l'assist o il gol?
"Credo il gol, perché l'assist dà una bella sensazione, ma quello che si prova quando si segna è unico. Quest'anno ho fatto i miei primi gol in Primavera 1, nella partita contro il Torino, e mi sono sentito come mai mi era successo prima, e questo mi ha fatto venire ancor più voglia di fare gol, per provare quell'emozione e naturalmente per aiutare la squadra a vincere. Segnare e vincere la partita è l'emozione più bella e appagante che si possa provare". Fonte e foto: hellasverona.it
Nazionali Hellas Verona, oggi in campo tre gialloblù
Questa sera la Slovacchia di Ondrej Duda e Tomas Suslov sfiderà a Bratislava, ore 20:45, la Svezia, incontro valido per la Nations League. Qualificazione alla Coppa d’Africa 2025 invece per il difensore camerunese Jackson Tchatchoua: alle ore 18 il Camerun affronterà a Doula il Kenya.
Dall’ospedale St. Luke’s di Angal, forza Hellas Verona
La passione non conosce colori e confini. Nella foto inviataci dall’amico Vittorio, il Dr Okello, Direttore Sanitario dell'Ospedale St. Luke's di Angal, indossa con orgoglio la maglia scaligera.
Anche dal centro dell'Africa si alza un solo grido, forza gialloblù!!!
Hellas Verona, allenamento questa mattina
La squadra di Paolo Zanetti prosegue la preparazione, a porte chiuse al centro sportivo lacustre, in vista della sfida in programma lunedì 21 ottobre allo stadio Bentegodi contro il Monza.