Info biglietti Hellas Verona-Torino
Hellas Verona FC informa che i biglietti per la sfida Hellas Verona-Torino, valida per la 18ª giornata di Serie A Enilive 2025/26 e in programma domenica 4 gennaio 2026 (ore 18), allo stadio ‘Bentegodi’, saranno disponibili nei punti vendita Ticketone e sul portale Ticketone da oggi, mercoledì 24 dicembre. Informiamo i tifosi che l’unico sito ufficiale autorizzato per l’acquisto dei biglietti online è Ticketone. L’incauto acquisto attraverso siti non autorizzati non potrà essere tutelato in caso di controversie.
VENDITA LIBERA
Dalle ore 15 di mercoledì 24 dicembre: Vendita libera dei biglietti per assistere alla gara Hellas Verona-Torino con acquisto nei seguenti canali di prevendita:
Punti vendita: possibile acquistare i biglietti in tutti i punti vendita appartenenti al circuito Ticketone presenti sul territorio nazionale.
Web: possibilità di acquistare da casa il biglietto tramite il sito di Ticketone con stampa diretta del biglietto valido per l’ingresso senza necessità di passare dalla biglietteria per ulteriori ritiri.
Sottoscrittori Membership ‘We Are Hellas’: possibilità di acquistare da casa del biglietto a tariffa scontata con stampa diretta del biglietto valido per l’ingresso senza necessità di passare dalla biglietteria per ulteriori ritiri. Si consiglia di acquistare il biglietto in prevendita al fine di evitare code e un costo maggiorato alla biglietteria dello stadio. Si richiede di esibire un documento o carta di identità per ogni biglietto da acquistare dove sia riportata la residenza del titolare.
SETTORE OSPITI - CURVA NORD
I biglietti saranno disponibili da mercoledì 24 dicembre (ore 15) o nei punti vendita Ticketone presenti sul territorio nazionale consultabili al costo di 22 euro (prezzo non comprensivo delle commissioni applicate dal rivenditore).
I titoli d’ingresso per il ‘Settore Ospiti – Curva Nord’ saranno disponibili fino alle ore 19 di sabato 3 gennaio 2026 secondo normativa e salvo esaurimento. Si avvisa inoltre che tale settore non è attrezzato ad ospitare persone con disabilità motorie. Per motivi di ordine pubblico l’Hellas Verona consiglia l’acquisto di questo settore anche a tutti i tifosi del Torino residenti in Veneto.
SOTTOSCRIZIONE O SOSTITUZIONE TESSERA DI FIDELIZZAZIONE
Nella giornata di domenica 4 gennaio 2026 sarà possibile ritirare la tessera di fidelizzazione per chi ha presentato la richiesta nelle scorse settimane nonché consegnare domanda di rinnovo, sostituzione o sottoscrizione della tessera ‘Non vi lasceremo mai’ alla biglietteria n.1 a partire dalle ore 15 e fino alle 18.
Consegnate le domande, qualora non sia possibile l’emissione in giornata, la tessera si potrà ritirare nei giorni delle gare casalinghe di Hellas Verona o nei giorni di campagna abbonamenti.
CODICE COMPORTAMENTALE E REGOLAMENTO D’USO DELLO STADIO
L’acquisto del biglietto implica l’accettazione del ‘Codice comportamentale e di regolamentazione della cessione dei titolo di accesso alle manifestazioni calcistiche’ adottato da Hellas Verona FC, nonché il regolamento d’uso dello stadio Bentegodi.
INFORMAZIONI
Per ulteriori informazioni sui biglietti o per la campagna abbonamenti è possibile contattare direttamente la biglietteria all’indirizzo biglietteria@hellasverona.it o telefonando al numero 045.8186111. Fonte: hellasverona.it
Coppa d’Africa, esordio per l’Algeria di Belghali
La nazionale algerina dell’esterno dell’Hellas Verona, Rafik Belghali, guidata dal Ct Petkovic, questo pomeriggio (ore 16, diretta Sportitalia) sfiderà il Sudan. Foto Instagram
Hellas Verona, allenamento questa mattina
La squadra di Zanetti prosegue la preparazione, a porte chiuse al centro sportivo lacustre, in vista della sfida contro il Milan, in programma domenica alle ore 12:30 allo stadio Meazza, incontro valido per la 17ª giornata della Serie A Enilive 2025/26.
Tutte le news
Hellas Verona, Zanetti: “Montipó e Magnani titolari contro la Roma”
Mister, in questo momento lo slogan può essere 'tutti uniti per la Serie A'? "Lo slogan è giusto, ci serve per uscire da questo momento. Nulla è compromesso, il campionato è lungo. Siamo in una posizione dignitosa figlia del lavoro che abbiamo fatto i primi mesi. Quello che abbiamo fatto ultimamente invece non è all'altezza di quello che siamo. Tutti insieme dobbiamo farlo sul campo. In questi momenti si parla tanto, ci si guarda dentro, poi alla fine della settimana c'è la partita, l'unica cosa che conta. Dobbiamo tornare a essere ciò che siamo stati: mai perfetti, ma consci delle nostre qualità e dei nostri difetti. Ora stiamo pensando troppo solamente ai difetti, dobbiamo svoltare. Mandiamo via la paura e combattiamo su ogni campo. Recuperiamo l'atteggiamento, che deve esserci al di là dell'avversario, deve essere la nostra condizione minima".
Zanetti ha un leader in spogliatoio? "Questa squadra penso sia particolare, ha leader tecnici, ma non grandi leader caratteriali, lo devono diventare. È una situazione figlia di tante altre situazioni, di cambiamenti e tante altre cose. Esiste la squadra, questa è l'unica cosa che conta, l'Hellas. Penso che leader in questi momenti devono esserlo tutti, a maggior ragione chi è qui da più tempo, chi vuole bene al Verona, non con le parole ma con gli atteggiamenti in campo, che vanno oltre a ciò che ognuno deve fare per sé stesso. Bisogna mettersi a disposizione dei compagni. Nell'ultimo periodo abbiamo un po' perso il concetto di squadra, concentrandoci troppo sugli errori continui e sulla ricerca ogni volta di un singolo colpevole. Di errori ne faremo sempre perché siamo una squadra che deve salvarsi. Forse una grande partenza ci aveva distratti dal nostro obiettivo. Avevamo un po' il sogno di andare in una posizione di classifica diversa prima della partita contro il Monza. Si era innescata una bella magia tra noi e la gente. Se siamo arrivati invece in questa situazione la colpa è solo nostra. Nelle difficoltà si vedono gli uomini e qui bisogna tirare fuori qualcosa perché le difficoltà le avremo anche quando usciremo da questo momento. Bisogna saper stare lì dentro. Ogni settimana dobbiamo ragionare sul fatto che i punti che facciamo sono vitali, settimana per settimana. Io sono coerente. Sono onorato di essere qui e combatto ogni settimana per restare. È un onore essere al Verona e devo meritarmelo, sono figlio dei risultati e di quello che la squadra esprime sul campo. Posso esprimere la rabbia e il dispiacere che ho dentro, il dispiacere per i tifosi, per chi mi ha dato fiducia e continua a darmela. Spero che i ragazzi domani mi facciano vedere questo al di là del risultato. Voglio vedere una squadra che combatte fino alla fine come abbiamo sempre fatto. Questo atteggiamento dobbiamo recuperarlo a partire da domani, con l'aiuto della magia del Bentegodi, la migliore medicina che possiamo ricevere in questo momento".
Come si trova una soluzione a questo momento? "Quando ci si sente scarsi bisogna andare a guardare quello che si è fatto prima. Se oggi avessimo zero punti penseremmo che non siamo una squadra adeguata alla Serie A, invece dobbiamo ripartire dalle cose che sappiamo fare, dalla consapevolezza dei nostri mezzi e anche dei nostri problemi. L'atteggiamento deve essere di squadra, qui non ci sono singoli che possono risolvere la situazione da soli. In questo periodo forse non siamo stati una squadra e dobbiamo ripartire da questo: dal quotidiano, dal voler soffrire insieme conoscendo i nostri reali obiettivi. Dobbiamo sapere che la nostra missione è quella di salvarci, quello che potremo fare di più ben venga. I campionati sono lunghi, sono fatti di momenti e bisogna saperci stare dentro. Si riparte dalla risposta che vogliamo dare. Non mi nascondo, i problemi si affrontano di petto. Sono qui perché ho un'opportunità incredibile. Mi sono innamorato di questa piazza, ora forse non ne sono nemmeno degno, ma lo sono stato e voglio ritornare in quella situazione. Voglio rivedere la mia squadra sul campo. Ora il calendario è questo, la Serie A è difficile, ma ricominciamo domani facendo una grande prestazione".
Mister Juric ha dichiarato di aver avuto confronti duri con i suoi giocatori, è successo anche a lei? "Noi forse siamo in un ambiente un po' più ovattato, ma i confronti li abbiamo sempre, sia quando vinciamo sia quando perdiamo, più o meno duri, ma mai violenti. Da uomini ci guardiamo in faccia e ci diciamo le cose. Non sono uno che si nasconde, dico le cose come stanno e me ne prendo le responsabilità, ci sono sempre dei motivi se faccio qualcosa. Il mio obiettivo è quello di mettere sempre in campo la squadra tecnicamente, ma soprattutto mentalmente più pronta ad affrontare un ostacolo. Abbiamo sempre dei confronti quando vedo qualcosa che non mi piace, come penso succeda in tutti gli spogliatoi. Nel calcio queste cose succedono, ma ora siamo in 10 squadre tutte lì. Chi sarà più bravo a tirar fuori qualcosa di più arriverà in fondo. La cosa che più mi è dispiaciuta a Lecce è stato l'atteggiamento, che è stato buono solo in parte, lì nasce il confronto. Avrei voluto una reazione di rabbia, invece l'abbiamo avuta di paura, ci siamo portati dietro la paura, abbiamo sbagliato in questo. Non ho trovato la chiave giusta per dare una scossa, il nostro confronto è stato su questo. Il nostro atteggiamento deve essere diverso al di là dell'avversario".
Nel tuo progetto tecnico c'è stata troppa ambizione? "L'idea è ambiziosa perché io sono ambizioso, e penso di essere in un Club così, quando metto piede in questo stadio sogno di portare questo Club più in alto. Questo progetto ci ha portati a fare 13 gol nelle prime 10 giornate, ma ce ne ha fatti anche prendere 22, che vanno comunque analizzati per come sono arrivati. I nostri migliori giocatori oggi sono quelli offensivi, e ho l'imbarazzo della scelta. Tengstedt e Kastanos sono andati in gol, così come Sarr e Lambourde. Suslov può daci una mano, Lazovic ha fatto quattro assist, questa squadra è costruita per andare a fare gol, non per chiudersi e ripartire in contropiede. Se avessi la sensazione di portarmi il pericolo in porta e di poterlo reggere forse lo farei anche, e sarebbe più semplice giocare solo in contropiede. In questo momento però abbiamo dato la sensazione di non avere grande solidità. Dobbiamo diventare più solidi a prescindere, al di là della nostra aggressività davanti. Abbiamo perso un po' di sicurezza e stiamo diventando un po' ibridi, dobbiamo sistemare la fase difensiva. Se giochiamo fuori dalle nostre caratteristiche rischiamo di non segnare più, ma di continuare comunque a prendere gol. Ci siamo adattati agli avversari, lo abbiamo fatto a Bergamo e abbiamo preso comunque sei gol. Bisogna ripartire dall'atteggiamento, dall'aggressività, dalla voglia di vincere i duelli. Ad oggi siamo scadenti nei duelli difensivi. Il lavoro difensivo di squadra non è stato corretto e ho provato a cambiare, ma tornassi indietro non lo rifarei. Cerco comunque oggi di trovare una soluzione per la squadra. Io credo nei leader in campo: ai giovani certe cose sono concesse, ai più esperti meno, bisogna assumersi le proprie responsabilità. Dentro una squadra ci sono dei giocatori su cui i giovani si devono poter aggrappare: ho visto poco di questo in questo periodo e lo voglio di più. Poi si può anche perdere, ma ho visto delle cose sotto il nostro limite. Siamo in Serie A, serve che i giocatori forti facciano i forti, che il mister tenga la barra dritta, che anche il Club lo faccia, tutti con l'atteggiamento giusto. C'è ancora un campionato di fronte: prima torniamo a essere al nostro livello, prima ci giochiamo le nostre carte".
Cosa si aspetta per la partita di domani quindi? "Abbiamo avuto poco tempo rispetto alla settimana tipo, ma abbiamo parlato tanto, ci siamo confrontati. Se devo mettere una fiche la metto sul fatto che faremo una grande partita. Se non sarà così ci riconfronteremo, ma è arrivato il momento di tirare fuori tutto per il Verona, per l'Hellas. I ragazzi non devono giocare per me, devono farlo per loro, per il Club, per la gente. Bisogna dare il 100%, dobbiamo dare questa impressione a tutti".
Che Roma si aspetta di trovare? "Non lo so. La Roma è una grandissima squadra e ha un ottimo allenatore, questo è quello che so. Noi abbiamo i nostri problemi, loro i loro. Domani c'è una partita da giocare e noi dobbiamo fare il nostro massimo. Oggi non possiamo permetterci di pensare a quanto è forte la Roma, ma dobbiamo pensare a quanto possiamo veramente dare. Ripartiamo da noi stessi".
Viste le assenze si tornerà a una difesa a 3 o potrebbe riproporre Faraoni? "Faraoni stanotte non è stato bene. Diamo continuità, ci mancano giocatori importanti ma se non ragioniamo di squadra ogni settimana battiamo sullo stesso tasto. Dobbiamo andare ad attingere a tutto, pensiamo da squadra. Tutti devono mettere il loro mattoncino, non è un problema chi manca. Concentriamoci su chi c'è perché chi c'è deve dare il massimo, ogni partita qui è un'opportunità".
Con la Roma giocherà ancora Perilli? "Sono stato molto chiaro. Ho dato un turno di riposo in 38 partite, in una partita infrasettimanale, a un portiere. Gli ho dato modo di recuperare energie psicofisiche. Montipò per noi è determinante, ma mi serve il vero Montipò. Ho una stima infinita per lui. Penso che in questa prima parte abbia sottoperformato, una panchina a volte più servire a rigenerarsi. Ha reagito di rabbia come volevo, si è allenato a 300 all'ora e domani giocherà. Un leader deve fare il leader: Montipò lo è e ci serve. Ho bisogno che anche il portiere faccia il suo. Abbiamo un grande portiere e ne ho bisogno, dentro la testa, il cuore e l'anima. L'ho visto da avversario: a volte ha giocato come ho visto a volte no, non l'ho visto sempre avvelenato come lo voglio. Mi serve al 100%. Questo messaggio l'ho dato a lui come alla squadra. Abbiamo anche un secondo portiere che è un ottimo secondo, che ha fatto il suo e si allena sempre al massimo, sta lì per avere una chance. Tutti devono sapere che al di là del blasone e ciò che hanno fatto, devono essere al massimo mentalmente. Pretendo questo dai leader: da Magnani, Montipò, Dawidowicz, Duda, Lazovic, Serdar. Dobbiamo ritrovare il motore di questo gruppo. A volte l'allenatore deve fare delle scelte forti, impopolari, ho voluto scatenargli dentro qualcosa che ho visto e sono contento. Sono convinto che per lui domani ricomincerà un campionato. Montipò domani torna in porta, allo stesso tempo faccio i complimenti a Perilli che si è fatto trovare pronto".
A Lecce avremmo potuto vedere Sarr in campo? "L'ho fatto scaldare, ma si è fatto male e non è entrato. Ha una contrattura al polpaccio che lo attanaglia. Aveva tutta la partita con l'Atalanta, andando anche sopra ai crampi per sette-otto minuti, si sta portando dietro quel dolore. È un giocatore sul quale conto, ha buone qualità e lo ha dimostrato. Ci darà tanto, vediamo come arriva a domani. Tengstedt è un altro dei leader tecnici che deve spingere, aumentare il ritmo. Il motore dell'Hellas sono giocatori come lui. Non ci sono problemi tra noi, ci parliamo negli occhi e ci confrontiamo. Anche da Magnani voglio di più, perché è un giocatore fortissimo che ha tutto. Ho bisogno che sia sempre al top, il Verona ne ha bisogno. Abbiamo giocatori esperti che hanno già passato momenti peggiori di questo e ce l'hanno fatta: vuol dire che dentro hanno qualcosa di importante, non si possono portare a termine delle imprese senza avere qualcosa dentro. Senza uomini è impossibile. Con gli uomini salveremo il Verona. Si riparte insieme e si prepara una grande partita domani". Fonte: hellasverona.it
Primavera, Sammarco: “L’espulsione ha condizionato troppo la partita. Ora testa al Monza”
“L'espulsione (Dalla Riva al 61’, ndr) ci ha sicuramente penalizzato. Sapevamo che venivamo a giocare contro una squadra forte, e infatti avevamo preparato la partita per stare compatti. L'abbiamo fatto bene nel primo tempo, dove ci sono capitate anche delle buone occasioni in ripartenza, alcune non sfruttate e altre dove abbiamo sbagliato l'ultima scelta e questo è un peccato. Nella ripresa l'espulsione ha condizionato troppo la gara, e negli ultimi 20 minuti abbiamo faticato nonostante i ragazzi abbiano cercato sempre di trovare la via del gol. Ora dobbiamo analizzare quello che ha funzionato e quello che invece ha funzionato meno per ripartire da settimana prossima. Dobbiamo metterci subito a lavorare con la consapevolezza che sarà una partita importante per tornare a fare punti. Dovremmo affrontare la gara con serenità, senza timore e senza grossa paura, perché siamo nel mezzo di un percorso e sapevamo che non sarebbe stato facile, per questo dobbiamo solo continuare a lavorare" ha dimostrato a Hellas Channel l’allenatore gialloblù dopo Milan-Hellas Verona 3-0.
Primavera, Milan-Hellas Verona 3-0
Tris rossonero al Puma House of Football di Vismara. Per i gialloblù di Sammarco, quinta sconfitta dopo dieci giornate.
Primo tiro in porta del Verona al 19’ con Popovic che prima ruba un pallone sulla trequarti avversaria e poi calcia con il sinistro ma la sua conclusione risulta troppo centrale. Al 21’ è ancora l’Hellas a rendersi pericoloso nell’area avversaria, questa volta con Pavanatiche dribbla un avversario e calcia a giro con il destro, ma anche in quest’occasione il suo tiro risulta troppo centrale. Al 29’ è sempre il Verona a farsi vedere in area avversaria, questa volta con Monticelli che servito bene da Agbonifo calcia da buona posizione, ma il suo destro finisce sul fondo. Il Milan si rende al pericoloso al 31’. Perruccisfonda sulla fascia sinistra e mette in mezzo dal fondo, il pallone attraversa tutta l’area di rigore non trovando la deviazione vincente di nessun compagno. I rossoneri si portano in vantaggio al 37’. Scottiintercetta un passaggio in zona offensiva e imbuca dentro l’area per Bonomi che con il destro non sbaglia superando Zouaghi. Il Milan, al 42’, va vicino al raddoppio. Scotti, servito bene in area di rigore, calcia e supera Zouaghi in uscita, ma sulla riga arriva la ribattuta di Popovic che salva il risultato.
Nella ripresa, si rende pericoloso il Verona al 59’ con Monticelli che si ritrova il pallone sui piedi dopo un tiro di Vermesan, ma il suo destro finisce alto sulla traversa. Al 69’ il Verona resta in dieci per l’espulsione di Dalla Riva per doppio cartellino giallo. Al 71’ raddoppia il Milan. Perrucci sfonda sulla fascia sinistra e mette in mezzo per l’arrivo di Scotti che con il destro non sbaglia.Al 85’ il Milan trova il terzo gol su calcio di rigore con Perin, dopo il fallo commesso da Nwanegesu Scotti in area di rigore. Dopo 3 minuti di recupero si conclude la partita con il risultato di 3-0 a favore del Milan.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di sabato 9 novembre (ore 15) quando i gialloblù ospiteranno allo stadio ‘Olivieri’ il Monza, match valido per la 11ª giornata del campionato di Primavera 1 2024/25.
MILAN-HELLAS VERONA 3-0
Reti: 37' Bonomi, 71' Scotti, 85' Perin
MILAN (4-3-3): Mastrantonio; Bakoune, Parmiggiani, Paloschi, Tartablia; Eletu (dal 61' Sala), Stalmach (dal 46' Perin), Comotto; Bonomi (dal 79' Mancioppi), Scotti, Perrucci (dal 71' Ossola). A disposizione: Colzani, Lamorte, Lontani, Tezzele, Perina, Colombo, Albe. Allenatore: Federico Guidi
HELLAS VERONA (3-5-2): Zouaghi; Fagoni (dal 77' Philippe), Nwanege, Popovic; Agbonifo, Scharner (dal 46' Szimionas), Dalla Riva, Pavanati (dal 64' Jablonski), De Battisti (dal 46' Barry); Monticelli (dall'86 Kurti), Vermesan. A disposizione: Ravasio, Kurti, Casagrande, Vapore, Albertini, Philippe, Devoti, Peci. Allenatore: Paolo Sammarco. Fonte: hellasverona.it
Zanetti: “È arrivato il momento di tirare fuori tutto, per il Verona, per l’Hellas. La squadra è con me, anche se tanti oggi vorrebbero la mia testa”
“Tutti uniti per la Serie A? È uno slogan che ci serve per uscire da questo momento. Abbiamo una posizione più che dignitosa e vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto, sino a poco tempo fa. Ma quanto fatto nell’ultimo periodo non è stato all’altezza.
Non siamo mai stati perfetti, ma dobbiamo tornare a fare ed a dimostrare quello che abbiamo fatto in precedenza.
Dobbiamo mandare via la paura e combattere contro chiunque, su tutti i campi.
Questa squadra, figlia di tante situazioni e cambiamenti, è particolare, ha dei leader tecnici ma non caratteriali e lo devono diventare. L’unica cosa che conta è l’Hellas. I leader in questo momento lo devono essere tutti. Ma non a parole, ma con gli atteggiamenti in campo. Ogni settimana in palio ci sono punti vitali.
Il concetto di squadra l’abbiamo un po’ perso. Questa squadra deve lottare per la sopravvivenza. Prima di Monza, il sogno di andare in un’altra posizione di classifica c’era. Molta gente oggi vuole la mia testa, ma il calcio è questo. La colpa è solo nostra. Nelle difficoltà si vedono i veri uomini.
Sono onorato di essere su questa panchina e combatto ogni giorno per rimanerci. Sono figlio dei risultati e ne sono consapevole. Mi sono innamorato di questa piazza. Voglio ritornare ad un mese fa e rivedere la mia squadra sul campo. Ricominciamo facendo una grande prestazione. Voglio vedere una squadra che combatte sempre, sino al triplice fischio finale.
L’aiuto della magia del Bentegodi è la miglior medicina per questi ragazzi. I ragazzi sono dispiaciuti, ci tengono e vogliono uscire da questo momento. Tutti mi hanno detto che sono con me, ma quello che serve sono i fatti sul campo. Le parole oggi stanno a zero.
Quando ci si sente scarsi, bisogna anche andare a vedere quello che si è fatto in precedenza. Ripartiamo dalle cose che sappiamo fare, dallo stile di gioco che vogliamo avere, accettando che abbiamo qualche problema e dobbiamo risolverlo. Nessun singolo in questa squadra può risolvere, da solo, il problema. Ultimamente non siamo stati squadra e dobbiamo tornare ad esserlo il prima possibile.
L’anno scorso l’Hellas Verona aveva un punto in meno. Il campionato è ancora lungo ed il nostro obiettivo è quello di essere salvi all’ultima giornata.
Il confronto l’abbiamo avuto, sempre, duro, da uomini, guardandoci in faccia. Io non sono uno che si nasconde e mi assumo le responsabilità di quello che faccio. Il mio obiettivo è sempre quello di mettere in campo la squadra migliore, dal punto di vista mentale.
La reazione a Lecce c’è stata, in parte, ma non quella che io volevo. Mi aspettavo una reazione di rabbia, invece è stata di paura. Ed è qui che abbiamo sbagliato. Anche per colpa mia. Adesso non ci può più nascondere. L’atteggiamento deve essere diverso, al di là del risultato.
La mia idea di calcio è ambiziosa e ho sempre sognato qualcosa di grande per questo club, società ambiziosa come lo sono io. Questa piazza è da Champions League ma oggi non siamo neanche da salvezza.
Sono sicuro al 99% che… domani la squadra farà una grande partita. È arrivato il momento di tirare fuori tutto, per il Verona, per l’Hellas.
Che Roma mi aspetto? È una squadra di livello con un grandissimo allenatore. Oggi non siamo nelle condizioni di pensare a quanto è forte la Roma, ne abbiamo già tante da pensare. Noi dobbiamo in primis ripartire da noi stessi.
Faraoni stanotte è stato male e non so come si presenterà oggi. Dobbiamo dare continuità, ragionare da squadra, anche se ci mancano giocatori importanti. Chi manca non è un problema e chi c’è deve fare e dare il massimo.
A Lecce ho dato semplicemente un turno di riposo a Montipó, null’altro. Lorenzo per noi è determinante. Ho una stima infinita in lui e penso che non abbiamo dato il meglio in questo inizio di campionato. In settimana ha reagito di rabbia, finalmente, si è allenato a 300 all’ora con gli occhi della tigre quindi andrà in campo contro la Roma. Domani gioca Montipó e colgo l’occasione per fare i complimenti a Perilli.
Dobbiamo ritrovare il motore di questa squadra. Sarr? Ha ancora qualche problema al polpaccio, ma è un giocatore sul quale conto molto. Tengstedt è un altro di quei leader da cui mi aspetto di più. Con gli uomini salveremo il Verona, non con i giocatori” ha dichiarato in conferenza stampa l’allenatore Paolo Zanetti alla vigilia di Hellas Verona-Roma.
Roma, Juric: “A Verona ambiente sempre positivo. Sarà una partita difficilissima”
“In base all'allenamento di oggi, deciderò se Dovbvyk avrà recuperato o meno e in base a questo farò delle scelte. Sono tutte tecniche e se gioca uno o l'altro non cambia. Ieri non si è allenato.
Verona è un ambiente sempre positivo che spinge tanto per la squadra. Tanti giocatori veloci e tecnici. Hanno alternato prestazioni eccellenti a meno buone. Sicuramente saranno incattiviti con tanta voglia di riscattarsi. Sarà una partita difficilissima.
Ho già detto che abbiamo tanti giovani, con margini di crescita importanti. Si può fare risultato anche con loro. Non guarderemo se giovane o meno per le partite. I giovani hanno più probabilità di crescita, i grandi sono una garanzia ma bisogna farli rendere sempre al massimo. Noi come mentalità dobbiamo dimostrare che siamo un bel gruppo. Ma se non si fa risultato a Verona non abbiamo fatto niente. Dobbiamo cercare di vincere" ha dichiarato l’allenatore Ivan Juric alla vigilia di Hellas Verona-Roma.
Serie A Enilive 2024/25, il calendario completo dell’undicesima giornata
L’undicesimo turno del massimo campionato italiano si apre alle ore 15 con Bologna-Lecce; ore 18 Udinese-Juventus; ore 20:45 Monza-Milan. Domani ore 12:30 Napoli-Atalanta; ore 15 Torino-Fiorentina; ore 18 Hellas Verona-Roma; ore 20:45 Inter-Venezia. Lunedì ore 18:30 Empoli-Como, Parma-Genoa; ore 20:45 Lazio-Cagliari.
Per sempre voleremo in alto
Un pensiero ed una preghiera per tutti gli amici e tifosi gialloblù che seguono l'amato
Hellas Verona da lassù!
Hellas Verona, rifinitura per i gialloblù. Ore 13 conferenza Zanetti
Ultimo allenamento questo pomeriggio, a porte chiuse al centro sportivo lacustre, per Lazovic e compagni alla vigilia della sfida contro la Roma dell’ex Juric.
Serie A Enilive 2024/25, date e orari della 19ª e 20ª giornata
La Lega Serie A ha comunicato date e orari della 19ª e 20ª giornata della Serie A Enilive 2024/25.
19ª GIORNATA
Hellas Verona-Udinese (sabato 4 gennaio, ore 20.45) - Sky Sport/DAZN
20ª GIORNATA
Napoli-Hellas Verona (domenica 12 gennaio, ore 20.45) - DAZN
Hellas Verona-Roma, arbitra Marcenaro
Per Hellas Verona-Roma, incontro valido per l’undicesima giornata della Serie A Enilive 2024/25, in programma domenica 3 Novembre alle ore 18 allo stadio Bentegodi, è stato designato l’arbitro Matteo Marcenaro della sezione AIA di Genova. Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Meli e Abisso, IV uomo Marchetti, VAR Pairetto, AVAR Maresca. Foto AIA FIGC