Giovane: “Buon Natale!”
Che l'amore di Gesù riempia la tua vita di gioia e pace questo Natale, io e la mia famiglia auguriamo buone feste a tutti! Buon Natale! Il messaggio è la foto pubblicati su Instagram da Giovane, attaccante dell’Hellas Verona.
Al lavoro per Milan-Hellas Verona
Mattina di Natale al campo per la squadra di Zanetti. La foto pubblicata su Instagram dall’attaccante dell’Hellas Verona, Giovane, prima dell’inizio della seduta al centro sportivo lacustre.
Hellas Verona, Natale in campo per i gialloblù
La squadra di Zanetti prosegue la preparazione questa mattina, a porte chiuse al centro sportivo lacustre, in vista della sfida in programma domenica alle ore 12:30 contro il Milan, allo stadio Meazza.
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Lo scudetto dell’Hellas Verona 1984/85, un’impresa storica firmata Osvaldo Bagnoli
Da allenatore, e prima da giocatore, ha saputo portare il club gialloblù nel punto più alto della sua gloriosa storia. Una città intera l’ha amato e in eterno lo ringrazierà per quello che ha saputo fare, insieme ai suoi ragazzi. Una squadra, un gruppo, costruito negli anni e gestito con poche parole ma con tanto affetto. Semplicemente… Grazie.
Primavera, sabato 17 maggio, ore 13, Monza-Hellas Verona. In palio ci sono i playoff. Forza gialloblù!
La Lega Serie A ha comunicato la data e l'orario della 38ª giornata del campionato Primavera 1 2024/25.
38ª GIORNATA
Monza-Hellas Verona (sabato 17 maggio, ore 13) - Diretta Sportitalia, canale 60 DTT
Galderisi: “Eravamo i più forti di tutti. Non è stato un miracolo”
“Con l’arrivo di Elkjaer e Briegel, il gruppo percepì subito le grandi potenzialità della squadra. Io ed Elkjaer ci integravamo alla perfezione, Di Gennaro aveva una qualità incredibile, Fanna era imprendibile. Giocavamo con una sorta di 3-5-2 moderno, con due marcatori e Tricella come nostro primo contropiedista. Il nostro era un calcio molto concreto. Come ci ripeteva sempre il nostro grande Bagnoli: “In tre passaggi dobbiamo arrivare dall’altra parte”. E noi, in tre passaggi, ci arrivavamo davvero. Quando Bagnoli parlava, sapevamo già cosa volesse dirci: c’era una totale sintonia. C’era sempre allegria e voglia di stare insieme.
Noi ci allenavamo all’antistadio, e per arrivarci bisognava uscire dallo spogliatoio dello stadio e attraversare la strada, passando dunque in mezzo alla gente. È lì che abbiamo costruito un legame incredibile. Eravamo molto uniti e ci sostenevamo a vicenda. Davvero qualcosa di unico. Non a caso, la nostra chat si chiama ancora: “Unici e per sempre”.
Non fu un miracolo: eravamo semplicemente più forti di tutti. Non ci prendevano mai! I momenti difficili li abbiamo affrontati superati da squadra vera, da gruppo unito. Quell’anno in Italia c’erano i giocatori più forti del mondo. La squadra che ci mise più in difficoltà fu il Torino di Schachner e Junior.
Quando abbiamo realizzato che avremmo vinto lo scudetto? A Torino contro la Juve e a Milano contro il Milan. Lo scudetto dell’Hellas Verona è unico perché… dimostra che i sogni non sono impossibili. Sono realizzabili”.
Giuseppe “Nanu” Galderisi
Marangon: “Grazie Grazie Grazie. Ci avete fatto rivivere quell’incredibile giorno… 12/05/1985”
Il commento sui social del campione d’Italia 1984/85, Luciano Marangon, dopo il tributo del Bentegodi per il 40º anniversario dell’impresa della squadra di Osvaldo Bagnoli.
Hellas Verona, lunedì di riposo per i gialloblù
La squadra di Zanetti riprenderà martedì pomeriggio, a porte chiuse al centro sportivo lacustre, la preparazione in vista della sfida contro il Como, ultimo appuntamento stagionale allo stadio Bentegodi. Data ed orario della partita contro i lariani saranno comunicati domani dalla Lega Serie A.
12 maggio 1985, Hellas Verona campione d’ltalia
Una data storica per i tifosi gialloblù.
Domenica 12 maggio 1985, allo stadio Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo, pareggiando per 1-1 con l'Atalanta, l'Hellas Verona conquista lo scudetto sotto la guida di Osvaldo Bagnoli, classe 1935, indole forgiata nella periferia milanese e operaia della Bovisa. Oltre a quello dell'allenatore, diversi i nomi che sono rimasti impressi nella memoria di chi assistette a quell'impresa che, decennio dopo decennio, è entrata sempre più nella leggenda: il portierone Claudio Garella, destinato poi a un altro tricolore nel 1987 con il Napoli di Maradona; il difensore tedesco Hans-Peter Briegel, non tanto roccioso quanto proprio scolpito nel granito; l'inesauribile centrocampista Antonio Di Gennaro; il fantasista nostrano Pietro Fanna e l'attaccante altrettanto "doc" Giuseppe Galderisi, detto "Nanu" capocannoniere di quell'incredibile stagione gialloblu con 11 goal in 29 partite. Infine, il fuoriclasse danese Preben Larsen Elkjaer, autore in quel di Bergamo della rete che laureò il Verona campione d'Italia, ma anche di un incredibile goal realizzato alla Juventus... calciando senza una scarpa: roba da nulla per uno soprannominato
"Cavallo Pazzo" e che in quel magico 1985 fu secondo solo a Michel Platini nella classifica del Pallone d'Oro. In testa dalla seconda giornata, il Verona venne riagganciato temporaneamente dall'Inter alla 15ª ma di fatto compì una lunga cavalcata solitaria, chiusa poi a quota 43 punti con 15 vittorie, 13 pareggi e due sole sconfitte, una contro l'Avellino e l'altra contro il Torino, che si piazzò secondo con quattro lunghezze di distacco dagli scaligeri. Questi i numeri dell'impresa gialloblù.
Atalanta-Hellas Verona 1-1
Atalanta: Piotti, Osti, Gentile, Perico (82' Codogno), Rossi, Magnacavallo, Donadoni (72' Soldà), Vella, Magrin, Agostinelli, Pacione. All: Sonetti
H. Verona: Garella (81' Spuri), Volpati (77' Ferroni), Marangon I, Tricella, Fontolan, Briegel, Fanna, Sacchetti, Galderisi, Di Gennaro, Elkjaer. All: Bagnoli. Arbitro: Boschi di Parma.
Reti: 43' Perico, 51' Elkjaer.
Grazie eterni campioni!
40º Hellas Verona Campione d’Italia 1984/85
Grande festa questo pomeriggio allo stadio Bentegodi per rendere il giusto tributo agli eterni campioni gialloblù.
Zanetti: “Il punto contro il Lecce vale tanto. Non mi sento ancora salvo, ma ci avremmo messo la firma, mesi fa, a trovarci in questa posizione di classifica”
“Il primo tempo è stato molto complicato, ci è mancato un po’ di coraggio, eravamo troppo tesi. Quando abbiamo pareggiato siamo tornati noi e la squadra ha provato anche a vincere. Accolgo positivamente questo punto che vale tanto. Adesso abbiamo altre due finali e ci prepareremo al meglio.
Contro il Lecce ho forzato Tengstedt e Casper oggi non ha fatto la sua miglior partita, com’è normale che sia vista la sua condizione non ancora ottimale. Tempo di recuperare giocatori non ne abbiamo e lo stesso discorso vale per Serdar. Suat l’ho visto comunque meglio oggi. E dalla prossima tornerà anche Dawidowicz, considerato anche che Duda e Suslov non ci saranno (squalificati, ndr) contro il Como.
Mesi fa, a trovarci in questa posizione, ci avremmo messo la firma.
L’atmosfera allo stadio oggi era meravigliosa, poi nelle menti delle ragazzi qualcosa accade di sicuro. Erano tristi nello spogliatoio, come se avessero perso, ma è solo grazie all’umiltà se siamo arrivati a questo punto.
Non abbiamo raggiunto ancora il nostro obiettivo perché ci siamo sentiti troppo bravi e questa squadra quando abbassa il livello di soglia, sprigiona difetti.
Quanti punti mancano? Sono gli altri che devono vincere per forza, ma questo non è il messaggio giusto da dare ai ragazzi. Non mi sento salvo, i punti in palio sono ancora tanti, anche se la realtà dice che sono gli altri che devono vincere le partite.
Mi sono emozionato oggi vedendo i campioni d’Italia 1984/85, questo è un grandissimo club con dei tifosi straordinari. C’era un colpo d’occhio incredibile, ci hanno fatto un grande in bocca al lupo e noi in campo dovevamo fare, sicuramente, qualcosa di più” ha dichiarato l’allenatore Paolo Zanetti dopo Hellas Verona-Lecce 1-1.
Frese: “Nella ripresa c’è stata la giusta reazione da parte di tutta la squadra”
“Noi giochiamo sempre per vincere, ma possiamo essere contenti per questo punto. È stata una stagione per me difficile a causa di un infortunio molto lungo, ma ora sono contento di aver giocato due partite consecutive. Quanto manca alla salvezza? Noi non facciamo calcoli, ma pensiamo di partita in partita. Contro il Lecce è stata una partita molto combattuta, specie per me ad inizio partita. Nel primo tempo abbiamo perso troppi palloni, ma c’è stata la giusta reazione di tutta la squadra e nella ripresa meritavamo qualcosa di più.
Sono contento di avere visto Elkjaer, è un’icona per questo club e l’atmosfera questo pomeriggio al Bentegodi era davvero fantastica” ha dichiarato Martin Frese.
Coppola: “Felice per il gol e per il risultato positivo. Siamo convinti che contro il Como sarà la partita determinante”
"Sono contento per il gol, ma soprattutto per il risultato positivo che ha ottenuto la squadra. Certo, è un peccato perchè potevamo vincere e chiudere il discorso salvezza. Proveremo a farlo la settimana prossima, abbiamo grande voglia di festeggiare e siamo convinti che la gara di domenica possa essere quella determinante" ha dichiarato a DAZN il difensore gialloblù Diego Coppola dopo Hellas Verona-Lecce 1-1.