10 dicembre 2023 11:05 | Alberto Fabbri

Quando il gol più bello lo segni fuori dal campo

La riconoscenza al giorno d’oggi è merce sempre più rara. Nel mondo del calcio poi, è ancora più difficile da riscontrare. L’eccezione però a volte c’è. E questa volta ha un nome ed un cognome: Mattia Zaccagni.

“Perché non ho esultato dopo il gol? Per rispetto. Non esulterò mai in questo stadio. Verona mi ha dato tanto. Sono orgoglioso di essere passato dall’Hellas”.

Il meraviglioso tacco con cui ha portato in vantaggio quella che è diventata la sua Lazio, è stato seguito da parole ancora più belle dello stesso gesto tecnico. Il gol da cineteca l’ex gialloblù l’ha siglato infatti fuori dal campo. Con parole vere. Sincere. Di riconoscenza. Che partono dal cuore. Verso una città ed una società che l’ha svezzato, cresciuto e lanciato nel calcio che conta.

Qualcuno sarà anche capace di storcere il naso (per fortuna la pensiamo tutti in maniera diversa) ma quanto fatto e detto da Zaccagni fa bene non solo al calcio. La vera prodezza il ragazzo di Bellaria l’ha fatta davanti ai microfoni di DAZN in quello che sino a pochi anni fa è stato il suo stadio. Un Bentegodi (28.401 spettatori, ndr) tirato a festa per il 60º anniversario dell’impianto sportivo veronese. Parole, quelle di Zac, tutt’altro che scontate ma tanto belle quanto ricche di significati.

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