11 ottobre 2016 15:53 | HELLAS LIVE
Mattia Valoti, orgoglio di mamma Marta… con Verona nel destino!
“Mattia è nato e cresciuto sul campo perché seguiva già attentamente, anche piccolissimo, suo papà durante le partite. I suoi giochi preferiti? Tutto ciò che potesse avere un riferimento al calcio: era un bambino genuino che amava giochi semplici, ma anche le sue macchine venivano trasformate in una formazione di 11 giocatori per simulare le partite - ha raccontato a gianlucadimarzio.com la mamma di Mattia Valoti, Marta Francucci, moglie dell'ex centrocampista dell'Hellas Verona, Aladino - Ai miei figli auguro sempre di avere un figlio come Mattia: un bambino che non ha conosciuto l’adolescenza, anche perché la sua vita era devozione al calcio e quindi non seguiva l’andamento dei suoi coetanei. Niente discoteche, vita notturna o motorini. Un ragazzo concentrato sul calcio, responsabile, bravo, serio fin da subito. Era già maturo da bambino. Il primo contratto? Il primo in assoluto fu con l’Albinoleffe, ma quello più importante è arrivato a 17 anni con il Milan. Quella volta ero emozionantissima anche io perché ci siamo ritrovati davanti ad un dirigente come Galliani, in una stanza piena di coppe e con Mattia che era “perso”, pieno di gioia e di sensazioni nuove - ricorda mamma Valoti - Il primo gol con la maglia del Verona? È stato un gol liberatorio: Mattia veniva da una serie di infortuni che lo hanno bloccato, ma è stato bravo ad insistere per rimanere a Verona nonostante altre richieste da parte di altre società perché sapeva che lì avrebbe fatto bene. E’ stato forte e tenace e grazie alla società ha dimostrato di potercela fare. Per tutti noi, vederlo esultare, è stato emozionante”.