27 settembre 2025 09:01 | Alberto Fabbri
Gritti: “Verona è una di quelle realtà ideali per fare calcio. Città bella, tifoseria appassionata: una Roma in piccolo”
Stadio Flaminio, 25 marzo 1990, Roma-Verona. La ricorda?
“La ricordo eccome perché perdemmo 5-2 e fino a quel momento non mi era mai capitato di subire così tanti gol in una partita con una mia squadra. Noi eravamo in lotta per la salvezza, ma a fine campionato non riuscimmo ad evitare la retrocessione. Di quel giorno ho ancora in mente il calore del Flaminio e della tifoseria romanista”.
Quella fu anche l’ultima partita in cui venne scritto su un tabellino dei marcatori un gol di Bruno Conti.
“Sì, Bruno fece la prima rete del match, poi la Roma ne segnò altri quattro. Noi accorciammo le distanze solo nel finale con Magrin e Pusceddu. Ricordo che scesi in campo con il mio numero canonico, il 9. Ai tempi la numerazione era ancora dalla 1 alla 11”.
Lei ha vestito la maglia gialloblù pochi anni dopo lo storico scudetto del 1985. Solo cinque stagioni dopo quel tricolore la squadra si ritrovò in B.
“Vero, però l’ambiente non ci ha mai contestato. Capivano che la nostra era una squadra che metteva tutto in campo, anche se il verdetto ci condannò. Verona è una di quelle realtà ideali per fare calcio. Città bella, tifoseria appassionata, facendo le dovute proporzioni una Roma in piccolo. Lì comprai casa. Poi, sono stato molto bene anche a Torino, giocando nel Toro nel 1987-88, dove inizialmente nemmeno volevo andare, stavo bene a Brescia. Ma poi il presidente Baribbi mi convinse ad accettare” ha dichiarato a asroma.com l’ex attaccante dell’Hellas Verona, oggi vice allenatore alla Roma di Gasperini, Tullio Gritti.
Commenti
preben74
Tullio Gritti versi un bar, Tullio Gritti versi un bar....ghe vearemo ghe vearemo ghe vearemo a ber un caffè....
27/09/2025 14:29