Lutto Hellas Verona. Si è spento l’ex portiere gialloblù Vavoli
Triste notizia per il popolo scaligero. L’ex portiere dell’Hellas Verona, Stefano Vavoli, è scomparso prematuramente ieri all’età di 64 anni.
Condoglianze alla famiglia da parte di Hellas Live.
Suslov: ”Ogni giorno un passo più vicino”
Ogni giorno un passo più vicino. Grazie ragazzi. Il commento e la foto pubblicati su Instagram dal trequartista slovacco dell’Hellas Verona, Tomas Suslov.
Serie A, la classifica dopo la 16ª giornata
La classifica dopo il sedicesimo turno, aspettando i recuperi di mercoledì 14 gennaio Napoli-Parma, Inter-Lecce e giovedì 15 gennaio Hellas Verona-Bologna, Como-Milan.
Tutte le news
Piccoli tifosi gialloblù crescono
Di padre in figlio. Giulio Covassi, titolare di Kiratech, società veronese che ha festeggiato nei giorni scorsi i vent’anni dalla fondazione, si coccola il primogenito Massimo, grande tifoso dell’Hellas Verona ed uno dei tanti piccoli gialloblù della Scuola Calcio veronese.
Juventus, Tudor: “Bellissima esperienza a Verona. Domani dobbiamo fare una partita pazzesca”
"Veniamo da due partite che sono gia dietro, dimenticate. Non ci sono scuse né alibi. Dobbiamo fare una partita seria. Conceicao e Zhegrova? Non hanno ampio minutaggio nelle gambe. Ci sono tanti giocatori che stanno bene, ci sono tanti giocatori che stanno bene”
"Quando si parla di gol subiti bisogna vedere sempre il contesto dei gol subiti e fare un'analisi più completa. Bisogna guardare il concetto della partita. 4-3 contro l'Inter e 4-4 contro il Dortmund sono due grandi risultati contro squadre di primo livello mondiale, no europeo. Di Gregorio come ha reagito? Un gran bel portiere che da quando sono arrivato io non ha sbagliato praticamente niente. Sarà il primo portiere per il resto dell'anno. Lui non c'entra niente con quei gol subiti”
“Sono un allenatore, per me è importante su come performa la squadra. Difficile pensare paragoni, non servono a niente. Quando vedo il mio passato, allora leggo il giornale per vedere il mondo dell'informazione. Quando vedo che si criticano i migliori in assoluto, penso che si deve stare tranquillo. Questo mondo è così, ma non solo nello sport. Non dobbiamo dare troppo peso”
“Una partita quella di Verona che si vince con la testa. Se facciamo fatica con tutti, facciamo fatica anche contro il Verona. Dobbiamo fare una partita pazzesca per ottenere quello che vogliamo. Senza scuse né alibi"
"Bellissima esperienza a Verona in una città meraviglioso. MI sono divertito e abbiamo fatto bene. Sarà bello tornare. Ringrazio il presidente Setti e Tony d'Amico" ha dichiarato l’allenatore Igor Tudor alla vigilia di Hellas Verona-Juventus.
Roma-Hellas Verona, info biglietti Settore Ospiti
AS Roma ha comunicato le informazioni relative ai biglietti del Settore Ospiti per la gara Roma-Hellas Verona, 5ª giornata di Serie A Enilive 2025/26, in programma domenica 28 settembre (ore 15) allo stadio 'Olimpico' di Roma.
INIZIO PREVENDITA
La prevendita relativa al settore Ospiti (3435 posti) è già attiva e lo sarà fino alle ore 19 di sabato 27 settembre.
DOVE ACQUISTARE
- Online sul sito Vivaticket
- Punti vendita Vivaticket (eccetto quelli della Regione Lazio)
PREZZO
30€ + commissioni
RESTRIZIONI
Vendita dei tagliandi per il Settore Ospiti ai soli sottoscrittori del programma di fidelizzazione 'Non vi lasceremo mai' della società sportiva Hellas Verona FC, under 14 compresi. Fonte: hellasverona.it
Serie A Enilive 2025/26, il programma completo della 4ª giornata
Il quarto turno del massimo campionato italiano si apre alle ore 20:45 con Lecce-Cagliari. Sabato ore 15 Bologna-Genoa; ore 18 Hellas Verona-Juventus; ore 20:45 Udinese-Milan. Domenica ore 12:30 Lazio-Roma; ore 15 Torino-Atalanta, Cremonese-Parma; ore 18 Fiorentina-Como; ore 20:45 Inter-Sassuolo. Lunedì ore 20:45 Napoli-Pisa.
Hellas Verona, terza maglia spoilerata da FC26
Tra una partita e l’altra alla PlayStation, ecco comparire la terza maglia dell’Hellas Verona 2025/26.
Sarà grigia, con colletto stile polo, logo e richiami bianchi, coi mastini che capeggiano sul ventre.
In attesa della presentazione ufficiale, ci ha pensato EA Sports a mostrare la terza maglia della squadra gialloblù nella stagione del settimo campionato consecutivo in Serie A.
Primavera Hellas Verona, domani sfida a Parma contro i ducali dell’ex Corrent
Settimana intensa per i gialloblù, che sono già pronti a scendere in campo per la 5ªgiornata del campionato Primavera 1 2025/26.
L’avversario che i ragazzi di mister Paolo Sammarco affronteranno questa settimana è il Parma del tecnico Nicola Corrent. La partita si giocherà sabato 20 settembre alle ore 15, al centro sportivo 'Il Noce' di Noceto (PR).
Il Verona si presenta forte della vittoria ottenuta lunedì contro il Cesena tra le mura amiche dello Stadio 'Olivieri'. A consegnare il successo ai gialloblù sono stati due gol siglati in apertura e in chiusura di gara: al 4' la grande rete di Akalé ha sbloccato il match, pareggiato poi al 31' da Tosku. Allo scadere ci ha pensato Mussola a regalare 3 punti preziosi ai suoi, sfruttando il cross di Feola. Dopo quattro giornate la classifica resta naturalmente ancora molto compatta, con il Verona che si trova ora al quinto posto, a pari merito con la Roma a quota 7 punti.
Il Parma è una delle tre squadre neopromosse di questo campionato, insieme al Napoli e al Frosinone. Lo scorso anno gli emiliani hanno infatti vinto il Girone A del campionato Primavera 2, guadagnandosi la promozione diretta. L'inizio stagionale è stato molto positivo per la formazione avversaria, che occupa momentaneamente la seconda posizione, al netto di due vittorie e due pareggi. L'ultimo precedente in campionato contro il Parma risale alla stagione 2020/21, quella della promozione del Verona in Primavera 1. In quell'occasione l'Hellas, allora allenato proprio dall'attuale tecnico dei crociati Corrent, vinse per 2-3 con i gol di Bertini, Cancellieri e Yeboah.
Queste le parole a hellasverona.it di mister Paolo Sammarco alla vigilia della sfida: "Sabato affronteremo il Parma che, nonostante sia una neopromossa, è tra le squadre meglio attrezzate del torneo. È una formazione che ha mantenuto gran parte degli effettivi dello scorso anno, quando ha vinto il campionato, e dispone di giocatori molto importanti, veloci e tecnici, soprattutto in attacco e sulle fasce. Sarà quindi una partita particolarmente difficile, in cui dovremo prestare la massima attenzione. Noi speriamo di aver recuperato dalle fatiche di lunedì: è stata una settimana corta per noi, quindi abbiamo fatto un lavoro particolare. I ragazzi arrivano con grande entusiasmo dopo le due vittorie consecutive, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra: sarà una stagione dura e difficile, a partire proprio dalla sfida di sabato. Dovremo mettere grande intensità e determinazione per cercare di strappare punti su ogni campo, cominciando da Parma".
Faraoni: “Con Tudor se non andavi forte in allenamento non giocavi. La rimonta di Venezia non la dimentico”
“Da primo allenatore non lo conoscevamo, ma si è rivelato l'uomo più importante di quell'anno. Abbiamo dato continuità al gioco di Juric, avevamo una squadra forte. Lui è stato molto intelligente e maturo, ci ha dato più tranquillità nel gioco. Lasciava tanta libertà ai 3 davanti, così sono esplosi Caprari, Barak e Simeone: era uno dei tridenti più prolifici d'Europa. Ogni volta che salivamo con la palla eravamo pericolosi. Sapevamo che il gol potevamo farlo sempre, come la Juve attuale: quanto è divertente una partita come quella contro l’Inter o col Borussia?
La mentalità di Tudor la spiego con un esempio: eravamo già salvi ad aprile. Reduci da un bel filotto, perdiamo 2-0 a Milano contro l'Inter, con una prestazione così così. Bene: ci ha tolto due giorni di riposo. Tudor vuole il massimo, la sola salvezza non bastava. Lui per dare, doveva avere. Ci spinse ad andare oltre i nostri limiti, non si accontentava mai. E poi c'è una cosa che ho apprezzato tanto di Tudor. Se non andavi forte in allenamento non giocavi. Non è una frase fatta, valeva per tutti, era molto democratico. Ci portava molto rispetto, ma pretendeva tanto. E non guardava in faccia nessuno: così è diventato credibile ai nostri occhi - ha dichiarato a Tuttosport l’ex capitano dell’Hellas Verona, Marco Davide Faraoni - Ci sono state due occasioni molto belle, che ha organizzato lui. Una volta a Verona ci ha portato al Torcolo, un ristorante molto importante. Non si è limitato ad invitare la squadra, ma ha coinvolto tutti: fisioterapisti, magazzinieri, medici, anche le persone che lavoravano dietro le quinte. E poi a fine anno è stato l'unico a coinvolgere anche le famiglie, nessun altro allenatore l'ha fatto: ha voluto aggregare tutti, invitando anche mogli e figli. Cercava di creare una grande famiglia.
Nel girone d'andata perdevamo
3-0 col Venezia. Lui entra nello spogliatoio. Noi pensavamo che urlasse, che ribaltasse i tavoli. Invece ci ha parlato due minuti, coi toni giusti, ma facendoci vergognare. Ci siamo sentiti piccoli piccoli. Ha saputo toccare le corde giuste con due frasi e poi se n'è andato. Da li abbiamo vinto 4-3: quella rimonta non la dimentico. Con Tudor è andato subito tutto bene: abbiamo battuto la Roma di Mourinho e da li è stato tutto più semplice”.
Setti: “Di allenatori ne ho indovinati tanti. A Tudor consigliai di andare via da Verona. Ho sbagliato a esonerare Grosso”
“Di Tudor avrò sempre un ricordo speciale. Partiamo da un presupposto: lui è un uomo molto sereno. Vive la vita meglio rispetto ad altri allenatori che ho avuto. A fine anno, quando ci siamo trovati e gli ho spiegato che avrei dovuto cedere i big, lui aveva già il contratto automaticamente rinnovato dopo la salvezza. Io gli dissi: "Ti sconsiglio di restare qui, perché non so quanti giocatori sarà costretto a cedere”. Lui mi ha guardato, mi ha abbracciato e ha strappato il contratto, rinunciando ai soldi. Non lo dimentico. Dopo un mese lo chiama il Marsiglia e gli scrivo: "Dio vede e provvede, la vita ti sta portando in Champions League". Tudor è un uomo di spessore, una persona rara da trovare nel mondo del calcio.
Tudor venne a casa mia prima che prendessi Di Francesco. Ma non era convinto di sostituire Juric: Ivan aveva fatto molto bene a Verona e lui temeva di bruciarsi. Così scelsi Di Francesco, ma già il giorno dopo non ero convinto: mi lasciava perplesso lo staff, c'erano delle divisioni all'interno del suo gruppo di lavoro. Non ero convinto insomma. Appena ho visto come stavano andando le cose in tre partite ho richiamato Tudor. E a quel punto lui aveva più voglia ed era convinto, ha accettato subito.
Tudor mi stupiva nella gestione della settimana: rispetto ad altri cercava a volte di far rallentare i ritmi. Non era ossessionato. Aveva capito che la squadra rendeva e lasciava il guinzaglio lungo, non era un martello. D'Amico a volte sperava che la squadra lavorasse di più, lui era abituato a Juric. Poi, però, in campo quel Verona ha fatto cose pazzesche. Ha avuto ragione Tudor nella gestione, per questo penso sia l'allenatore ideale per una grande squadra.
Di allenatori ne ho indovinati tanti a Verona. Sei allenatori degli attuali 20 della Serie A sono passati da Verona? Sì, ho avuto intuito e fortuna in questi anni. Penso che Tudor non abbia ancora finito di crescere, ma la Juve è il suo ambiente, farà grandi cose. Lo apprezzo perché sa sdrammatizzare. Un po' di cazzeggio, a volte, ti fa vedere la realtà in maniera più serena. Mi parlava della Croazia, dei suoi viaggi, del cibo. Aveva una profonda cultura del riposo ed era distaccato dai soldi. Dava importanza alla qualità della vita sua e dei suoi giocatori - ha dichiarato a Tuttosport l’ex presidente Maurizio Setti - Mandorlini era già al picco massimo della sua carriera con me, ha fatto grandissimi risultati a Verona. Di Francesco è un mister con idee di calcio ben chiare, ma Grosso è quello che forse ha più prospettiva. Con lui ho sbagliato a esonerarlo in Serie B, penso che sia un altro in grado di ambire alla Juve o ad una big. Con Baroni parlavamo tantissimo, è forse l'uomo col quale ho avuto più dialogo: Verona è stato un trampolino di lancio per lui. Juric invece ti sfiniva caratterialmente, era complicatissimo gestirlo, ma nessuno fa dei discorsi come i suoi alla squadra: ho ancora i brividi adesso. Fuori dal campo è uno spasso, ma quando si parla di lavoro a volte ti esaspera. Di Zanetti, invece, mi ha sorpreso l'umiltà: ha capito che poteva crescere accanto a Sogliano e si è fidato. Tudor lo stimo anche perché non è un ruffiano: ha un rapporto moderato coi tifosi, ma non cerca per forza il consenso della gente. Ha una sua linea e va dritto per la sua strada. Gli auguro una grande carriera”.
Hellas Verona, rifinitura questo pomeriggio. Ore 15 conferenza Zanetti
Vigilia di campionato per la squadra gialloblù. L’ultimo allenamento, a porte chiuse al centro sportivo lacustre, è in programma dopo l’incontro dell’allenatore gialloblù con gli organi di informazione.
Hellas Verona-Juventus, superata quota 26.000
Per la sfida in programma sabato alle ore 18, Hellas Verona-Juventus, superata quota 26.000.
Esauriti i Settori Curva Sud, Poltronissime Sud, Parterre e Curva Nord.