Emiliano Bonazzoli tra presente e passato a tinte gialloblù
di Hellas Live
Pubblicato il : 12 Dicembre 2019 - 21:05
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“Mi ritengo una persona semplice ed umile, non sono mai stata una persona esaltata. Me l’ha insegnato la mia famiglia. L’approccio al calcio? Ho sempre voluto fare l’attaccante sin da piccolo. Non sono proprio stato un bomber, di gol non è ho fatto tanti, ma ho sempre fatto un gran lavoro al servizio della squadra, mi davo molto da fare per aiutare i miei compagni. Il primo gol in Serie A contro l’Inter? A Verona quell’anno mi trovai benissimo, la squadra grazie ai tifosi gialloblù venne sempre supportata, anche nei momenti difficili. Ricordo il primo gol con l’Inter, su assist di Camoranesi al Bentegodi, e l’ultimo contro il Vicenza. Segnai per cinque giornate di fila... Una stagione tra alti e bassi, dove ci servirono i playout, che saltai per infortunio, per raggiungere la salvezza. Un obiettivo raggiunto grazie al gol di Michele (Cossato, ndr). Vincerli è stata una grande soddisfazione. Verona mi ha aperto le porte della Serie A. Io e gli altri compagni infortunati o squalificati la seguimmo tutti insieme a Verona - ha dichiarato l’allenatore dell’Hellas Verona Women, Emiliano Bonazzoli, al sito del club gialloblù - Cosa vuol dire essere l’allenatore di una squadra di calcio femminile? Il modo di giocare sarebbe diverso per quelle che sono le mie caratteristiche, alle ragazze cerco sempre di dare consigli, sia in campo che fuori. La mia esperienza la metto a completa disposizione della squadra. Come è nata l’idea di fare l’allenatore? Finita la carriera da calciatore ho intrapreso per caso questa strada. Non mi sento ancora un allenatore, sono solo all’inizio della mia carriera, serve tempo. Sandro Mazzola? Era il capitano. Perfetto, un team manager già allora (ride, ndr). Era sempre pronto a darti una mano, mai una parola fuori posto ed era sempre pronto a dare una mano a noi più giovani. Calcio e studio? Consiglio a tutte di cercare di portare avanti sia gli studi che il calcio. Da ragazzo la passione mi ha aiutato tanto e mi è servita per andare avanti, quando uscivo di casa alle 6.30 di mattina per poi rientrare alle 8.30 di sera”.Cosa ne pensi?